10 April 2014

Scusi, mi puo' fare la differenza?

"Insomma, Londra non è l’El Dorado, ma per il futuro educativo e lavorativo dei giovani può FARE LA DIFFERENZA."
http://italians.corriere.it/2014/04/10/londra-non-e-leldorado-ma-puo-fare-la-differenza

 Rileggendo i post mi sono accorto di avere dimenticato questa espressione. Niente paura, ho dato un'occhiata veloce ai soliti siti / rubriche /blog e in quatt'e quattr'otto e' saltata fuori. E non ho dovuto nemmeno cercare nella categoria "sport" dove e' come il prezzemolo. Messi? Fa la differenza. Buffon? Fa la differenza. Ibra? Fa la differenza.

Origine: TO MAKE THE DIFFERENCE che e' molto diverso da TO MAKE A DIFFERENCE. Come del resto in italiano fa differenza dire "FARE DIFFERENZA" e FARE LA DIFFERENZA.

Con ogni probabilita' sono state proprio le telecronache sportive a importare il termine dall'inglese, dove e' usato soprattutto nelle telecronache sportive. 
 

Divisivi, conservativi, massivi, pervasivi, compulsivi

Vanno tutti matti per le parole che finiscono per -IVO. 

La star in assoluto e' DIVISIVO, prelevato di peso dall'inglese DIVISIVO

Lo usano tutti, soprattutto per definire D'ALEMA, come ci ricorda un linguista sul suo blog su Repubblica.  

Peccato pero' che il linguista non abbia la minima idea dell'origine del termine e se la sbriga inventando: "Termine arcaico rispolverato per definire uno come D’Alema".


16 maggio, 2013


Il significato e' ovvio e trasparente, motivo per cui tutto sommato un lemma come questo nella lingua italiana ci sta bene, anzi, soprattutto nella lingua italiana, visto che non sappiamo fare altro:

"Noi fummo da secoli calpesti e derisi / perche' non siam popolo ma siamo divisi."

Dove troviamo questi versi?  Esatto, nell'inno di Mameli, seconda strofa. E se lo mettiamo nell'inno nazionale forse vuol dire che non solo ci crediamo ma che l'idea ci piace pure (analisi psuedo-psicanalitica e semiologica).

Qui di seguito un paio di link con le relative fonti/citazioni:


 8 aprile 2013



12 aprile 2014

May 8, 2013

1/29 gennaio 2013
HUFFINGTON POST ITALY
Ma non funzionerà per le elezioni, SuperMario è troppo divisivo


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Via col prossimo: COMPULSIVO derivato da COMPULSIVE.

Lo fa ad alta voce il popolo della D'Urso, con applausi compulsivi, facce contrite e interviste caciarone, lo fa sottovoce, magari con birretta e regalando vezzosi cagnolini, quello della Bignardi, che poi commenta, anch'esso compulsivo, su Twitter.


April 11, 2013

L'ho trovato non spessissimo ma con una certa frequenza. Pero' non mi e' chiaro che significato abbia in italiano. In inglese significa un atto ripetuto ossessivamente di origine inconscia, frutto cioe' di una pulsione, con il connotato di essere un'azione al di fuori del controllo di chi la compie. COMPULSIVE GAMBLIG, per esempio, cioe' "ludopatia" (neologismo, questo, non di marca inglese, che mi provoca irritazioni cutanee ogni volta che lo leggo.)

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CONSERVATIVO da CONSERVATIVE.
Questa proprio non gliela perdono. CONSERVATORE, non CONSERVATIVO. Ce l'avete gia' la parola, perche' dovete andare a prenderne un'altra?
Secondo me qui scatta l'attegiamento "guarda come sono figo" io che parlo all'inglese. Mica mi abbasso alla dozzinalita' di CONSERVATORE. E che? Nonnonno'. Io sono anglofilo poliglotta e trendista per cui, beccate sto CONSERVATIVO e ammira.
Se non sbaglio CONSERVATIVO un suo significato distinto ce l'ha. Si usa nel campo dei restauri di opere antiche per indicare un intervento che si limita a fermare il processo di invecchiamento e di degrado dell'oggetto, senza cercare di farlo tornare alle condizioni originali.Se poi una scelta del genere, una scelta cioe' CONSERVATIVA sia anche CONSERVATRICE e' tutto da discutere.
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Questa qui e' una roba seria perche' la dice il Sole 24 Ore, il giornale di quelli con i soldi.



May 26, 2013

Il fascino pervasivo della Propaganda

Esiste(va) PERVASIVO in italiano?  Pare di si', ma il suo uso lo riscontro solo da pochissimo tempo. E' un aggettivo molto comune in inglese, spesso accomunato con "ATTITUDE" (verra' anche il suo momento, per adesso aspettiamo), cioe' ATTEGGIAMENTO MOLTO DIFFUSO.
Una PERVASI ATTITUDE puo' essere intesa anche come COMPORTAMENTO DIFFUSO, soprattutto inteso come comportamento mentale.
Nel titolo riportato qui sopra, se PERVASIVO ha la valenza semantica inglese, ci sta come i cavoli a merenda. Io avrei scritto. Rotto per rotto ci avrei buttato dentro SEDUTTIVO, da SEDUCTIVE. Fino ad ora SEDUTTIVO non l'ho incontrato. Ma la speranza e' l'ultima a morire.

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E per finire  MASSIVO, il vecchio e caro MASSICCIO, IMPONENTE, di tanti titoli dell' Unita' e altri giornali di sinistra quando riportavano gli esiti di scioperi e manifestazioni in piazza.
MASSIVO? Mi suona tanto di minimizzante, MASSI' dai, lascia perdere. Dimenticavo: arriva da MASSIVE, cioe' MASSICCIO E IMPONENTE. Lo si trova associato a HEART ATTACK, infarto, il tipo da cui non si esce vivi.

Ed eccolo qui, MASSIVO, usato per descrivere una riunioni di vescovi, manco fossero i metalmeccanici del '68.
 
Sulla lingua di terra più fashion del pianeta non solo il Pontefice, ma per la prima volta i vescovi, nell’adunanza forse più massiva dopo il Vaticano II, hanno messo in mostra un linguaggio innovativo, come le squadre alla prima uscita sul “campo di allenamento” dei ritiri.
Xxx July 28, 2013

Effettivamente.....

Solo il 41% dei datori di lavoro dice di comunicare regolarmente con i dirigenti delle scuole, e solo il 21% considera questa comunicazione EFFETTIVA».


http://www.corriere.it/scuola/14_gennaio_14/i-giovani-italiani-che-ignorano-quello-che-serve-lavorare-f9e5ca0c-7cec-11e3-851f-140d47c8eb74.shtml 

L'intezione mi pare sia quella di comunicare in modo EFFICACE che la comunicazione deve PRODURRE EFFETTI, anche se non e' chiaro se siano effetti positivi o negativi.

Per quanto uno lo stiracchi, mi senbra proprio che il dizionario in questo caso non offra alcun alibi in quanto non riporta il significato di EFFICACE.  Dice che EFFETTIVO vuol dire "in vigore", e anche CONCRETO, cioe' REALE.

Qui e' piu' facile mostrare la derivazione dall'inglese EFFECTIVE, "che produce gli effetti voluti" e "che ha l'effetto inteso".

Argomentazioni per assunzioni con affezione

Tiro fuori a caso dal cassetto in cui ho buttato i ritagli di giornale che foraggiano la mia ricerca e ci trovo tre parole che finiscono con ZIONE.

Qui conta il contesto, quindi cito per esteso.

Da una lettera a Severgnini, sul Corrierone (25 gennaio 2014)

A scrittori, attori, filmmaker, webdesigner, pubblicitari e architetti viene detto, in sostanza: “Avete scelto un lavoro creativo? E non vi pagano? Peggio per voi. Se il mercato richiede elettricisti, fate gli elettricisti!”. E basta con queste ARGOMENTAZIONI! "

La parola viene da
ARGUMENTATION, cioe' l'atto di presentare ARGUMENTS, che sono le RAGIONI addotte per sostenere o avversare un determinato punto. L'ambito e' quello della dialettica e della retorica. ARGUMENT per esteso vuol anche dire DISCUSSIONE e LITIGIO VERBALE, di cui noi italiani siamo maestri soprattutto quando si parla di calcio o di Berlusconi (di politica non parla piu' nessuno da almeno due decenni).

Nell'esempio riportato potrebbe forse andare bene ARGOMENTI, ma probabilmente meglio ci andrebbe "modo di ragionare." Dal punto di vista, diciamo cosi', estetico, ARGOMENTAZIONI e' pesante ed eccessivo (sempre IMMO = in my modest opinion).


Caso numero due (stessa rubrica, stesso giorno, stesso argomento: emigrare per lavorare)

A me non sembra: se un laureato accetta con “rinunce e sacrifici” di fare il pizzaiolo a Seattle, non poteva farlo già a casa sua? Assumo che ci avrebbe comunque guadagnato. “È la sua grande occasione” sento dire su chi parte. Ma siamo sicuri? Grande occasione per cosa? 

TO ASSUME significa SUPPORRE, PRESUPPORE, PRESUMERE. O anche DEDURRE, IPOTIZZARE.

ASSUMERE in italiano aveva come significato primario qualcosa di leggermente diverso: PRENDERE SU DI SE' (assumere incarichi) e soprattutto nel campo del lavoro PRENDERE ALLE PROPRIE DIPENDENZE (lo dice il vocabolario). 
Esiste anche il significato AMMETTERE QUALCOSA PER IPOTESI, ma dubito che chi lo usa adesso faccia riferimento a questo valore. Piuttosto la mia ipotesi (cosi' ASSUMO io) e' che il suo uso sempre piu' frequente venga dall'influenza dell'inglese. Traduzioni affrettate, giornalisti affettati (che non vuol dire 'fatti a fette', anche se lo meriterebbero; ma 'snob' e spocchiosi), hanno iniziato a buttare li' la parola che fa tanto figo ed ecco che ASSUMERE assume un ulteriore significato rispetto a quello piu' comune.

E gia' che parlavamo di "affettati", tanto vale parlare di AFFEZIONE.

AFFECTION in inglese significa AFFETTO al limite dell'amore. Come significato secondario ha anche quello di malattia.

In italiano lo si trovava nell'espressione "PREZZI D'AFFEZIONE". Quando ero ancora giovinetto e ignorante pensavo volesse dire "prezzi che ti fanno ammalare." Il significato era proprio quello, nel senso che erano prezzi che solo i malati di febbre del possesso, come i collezionisti, potevano considerare ragionevoli.
Un uso abbastanza storpiato del significato originale che gli affibia il dizionario, che e' "affetto non particolarmente intenso."

L'altro significato era quello medico, di MALATTIA.

Sempre piiu' spesso oggi trovo AFFEZIONE con il significato di AFFETTO, come in questo esempio

Penso che Pippo sia una delle cose migliori capitate al Pd negli ultimi anni, per molti l’unico motivo per cui seguire un partito sempre più di centro e sterile. Io capisco la sua fedeltà alla squadra e la sua affezione – peraltro poco ricambiate .



08 April 2014

I nutrienti delle noccioline

NUTRIENTS,  sostantivo, significa "sostante nutritive". NUTRIENTE e' un aggettivo che significa "che nutre". 
Da un po' si trova spesso e volentieri che NUTRIENTE viene usato come sostantivo. Niente di nuovo sotto il sole, aggettivi sostantivati sono il pane e companatico di una lingua che cresce. Voglio solo fare notare che con ogni probabilita' la trasformazione e' dovuta all'influsso dell'inglese piu' che non alle dinamiche intrinseche della lingua.
E allora va bene cosi'.
(Le mie note dicono solo: "Repubblica, 9 maggio", senza dare l'anno. Mi e' capitato spesso di annotarmi esempi dimenticando di registrare anche i dati bibliografici. Mea culpa).

E le NOCCIOLINE cosa c'entrano? Le noccioline sono molto nutrienti perche' contengono sostanze nutritive, ma servono anche come metafora. In inglese, lo sanno tutti, si chiamano PEANUTS, e in linguaggio figurato hanno il significato di "roba di poco conto" "che costa e vale poco". Negli spacci delle manifatture -- i tragici truogoli dello shopping chiamati outlets -- si trova sempre da comprare robaccia in vendita per DUE SOLDI, cioe' per PEANUTS.

L'uso di una metafora non mi dispiace, pero' mi chiedo perche' in italiano si debbano usare i PEANUTS che qui costano molto piuttosto che, che so io, i faglioli borlotti

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/02/17/poca-trasparenza-su-offerta-assicurazioni-lantitrust-multa-easyjet-e-ryanair/883545/

06 April 2014

Tempo e denaro: oggi si possono finalmente SPENDERE tutti e due

Un giorno avremo gli spenditempo  al posto dei passatempo? Probabilmente no, visto che abbiamo gia' gli hobby.
Pero' c'e' la speranza che a furia di SPENDERE TEMPO ci arriveremo. "Spendere": che magnifico concetto e come ben si adatta alla nostra epoca consumistica. Basta con il passivo e retrogrado PASSARE IL TEMPO, oggi il tempo si spende e si investe, come e' giusto che sia.
L'origine e' ovviamente TO SPEND TIME. La versione letterale italiana oggi e' comunissima nella lingua stampata e l'ho gia' colta in un paio di conversazioni informali.
I primi esempi di cui sono al corrente sono dell'inizio del secolo, ma immagino che l'uso sia precedente.

"Quest'estate, come milioni di altre persone in tutto il mondo, ha speso un po' di tempo sul sistema di foto satellitari Google Maps e sul relativo programma Google Earth, per scoprire come appare dall'alto la regione dove abita." Da "LA STAMPA" September 21, 2005.

Cospiriamo cospiriamo qualche cosa restera'

Purche' non la ribattezino "la cospirazione dei Pazzi", la famosa congiura ordita dalla ricca famiglia fiorentina dei Pazzi di mettere fine allo strapotere dei Medici.
COSPIRAZIONE esiste eccome in italiano ma aveva un ambito meno ampio. La si usava quasi esclusivamente per i moti carbonari ed si prestava ad un uso ironico. I cospiratori erano un po' infantili, un po' sognatori, un po' illusi. E regolarmente dei falliti. La CONGIURA invece, dall'assassinio di Giulio Cesare in poi, era una cosa seria e arrivava sempre a bersaglio. I congiurati erano pochi e fidati.
In inglese il termine piu' comune e' CONSPIRACY. La mia e' solo un'ipotesi, ma sulla scorta di tutto quello che ho visto, letto e sentito in questi ultimi anni, mi e' difficile spiegare la diffusione di cospirazione con altre teorie. Rimango convinto che a farle strada sia stata la conspiracy. E qui dovrei aprire il discorso della spocchia, snobismo e trendismo del giornalismo che per darsi delle arie infila nell'italiano la parola inglese piu' simile sostituendo il termine italiano corrente. Esempio (e ne vedremo parecchi altri): INUSUALE, derivato da UNUSUAL, mentre l'italiano corrente diceva INCONSUETO, INASPETTATO, INSOLITO, tutte parole sostituite oggi dall'affettazione di INUSUALE.

«Questo documento dimostra l'esistenza di una cospirazione per nascondere questi delitti».  Corriere della Sera, 20 settembre 2005.

Dalle sabbiature alle coperture

Ed e' gia' parecchi anni che si presenta il fenomeno. Ho iniziato a raccogliere esempi una decina d'anni fa e forse prima.
Nel lontano 2005 mi sono imbattuto  nell'uso del  verbo COPRIRE con il significato di INSABBIARE (o, come diceva mio padre, METTERE TUTTO A TACERE,) COPRIRE deriva da
COVER UP, azione che negli anni dell'amministrazione Nixon, con il Watergate ha raggiunto le massime vette storiche. COVER UP e' sia verbo che sostantivo.
Riproduco l'esempio che ho trovato:

"E' sulla base di questa lettera che Shea aveva accusato Ratzinger di aver coperto le molestie sessuali su minori." Corriere della Sera, 20 settembre 2005.

05 April 2014

Che verso fa un' "anatra zoppa"?

LAME DUCK, termine che si da' ad un politico o altro detentore di un incarico elettivo che non sara' candidato alle prossime elezioni. Il suo peso politico e decisionale e' automaticamente ridotto, o meglio, non conta piu' niente gia' da adesso in quanto non contera' piu' niente in futuro.
     Un presidente USA eletto al secondo mandato, non appena inizia tale mandato e' gia un ANATRA ZOPPA. Lo stesso vale per chi decide che smettera' dopo il presente mandato, dal presidente del comitato genitori di una scuola al segretario di sezione di un paesino di montagna.
     Naturalmente in italiano il significato e' stato esteso, e come si vede in questo esempio, denota una mancanza di credibilita' ed efficacia dovuta ad un qualsiasi motivo, quale un "difetto di nascita".


La "pistola fumante"

Usato e strausato anche se qualcuno lo mette ancora tra virgolette, PISTOLA FUMANTE e' la traduzione letterale dell'immagine figurata SMOKING GUN.
     E' la prova schiacciante contro il colpevole colto subito dopo il delitto, mentre esce ancora il fumo dalla canna.

"[...] finché nel 2011 il "Sole 24 Ore" ha parlato di «pistola fumante» che dimostrava la frode." L'Espresso, 1 April , 2013.

Una volta si chiamava "gentlemen's agreement"

E sarebbe un gran bene se continuassero a chiamarlo cosi'. Si tratta di quelle regole, sottoscritte o meno, cui si attengono due o piu' contendenti che si stanno combattendo. Oppure, due parti che si accordano per affari, con la promessa di non approfittarsi della buona fede dell'altro.
     Adesso salta fuori che, stravolgendo il significato orginale del termine, lo chiamino REGOLE DI INGAGGIO, da RULES OF ENGAGMENT.

In questo articolo il giornalista conferisce arbitrariamente a "REGOLE DI INGAGGIO" il significato di REGOLE DEL GIOCO. Liberissimo di fare quel che vuole, ma ci tengo a precisare che il significato autentico nella lingua in cui e' stato coniato il termine e' molto diverso.

         Il significato originale e' completamente diverso: le rules of engagement sono le norme che regolano l'uso di armi da fuoco in un conflitto, cioe' una guerra. Sono, cioe', non accordi tra due parti, ma le restrizioni che gli altri gradi impongono ai soldati con gli scarponi sul terreno. Si estende anche alla polizia, per esempio, e in quali casi sia consentito di sparare o usare i taser.
http://www.lastampa.it/2013/05/04/italia/politica/letta-toglie-la-delega-alla-biancofiore-non-si-occupera-di-pari-opportunita-jVh7s8UylgpKvl2LMBENsL/pagina.html

02 April 2014

Cosa dite, tagliamo gli angoli?

Questa non si e' ancora affermata. Ho provato a chiedere a numerose persone che cosa significava secondo loro l'espressione TAGLIARE GLI ANGOLI. Ora, devo precisare che si tratta di vecchi barbagianni come il sottoscritto per cui puo' darsi che non aggiornino il software linguistico tutti i giorni.
     Comunque la risposta piu' comune e' stata che l'espressione voleva dire qualcosa come "smussare gli angoli", rimuovere o attenuare dei punti di contrasto, rendere le cose piu' lisce e arrotondate, meno pericolose.
     L'origine e' TO CUT CORNERS,  e lo si trova molto spesso soprattutto negli articoli di giornale che si occupano di economia e produzione. TO CUT CORNERS vuol dire PRENDERE SCORCIATOIE, ed ha un significato completamente negativo di "risparmio a danno della qualita' ed integrita'". Succede nelle fabbriche come nelle banche o nei ristoranti, dove per spremere due lire in piu' di guadagno si sorvola su procedure, materiali, sicurezza etc.


Confidente

C'era una volta il CONFIDENTE, rigorosamente sostantivo, la persona cui si confidavano i segreti piu' intimi che poi tutti sarebbero venuti a conoscere.
     Poi e' arrivato CONFIDENT che vuol dire "fiducioso" ma anche "sicuro, certo" a seconda del  grado di CONFIDENCE che uno ha nelle proprie capacita' di predire il futuro.
     La domanda che mi pongo e' che fine abbiano fatto i vecchi "confidenti". Spariti tutti? Oppure non ci sono piu' segreti da "confidare" visto che ormai tutto viene spalancato al mondo su fb e tw?


 

Come sta lo stato dell'arte?

E' un'espressione entrata di recente e a mio parere non ha ancora assunto una sua precisa valenza semantica -- tanto per usare due parolone che vogliono dire che non ha ancora "un" significato compreso e usato da tutti nello stesso modo.
STATO DELL'ARTE deriva da STATE OF THE ART. Qui "the art" sta per "disciplina" e si riferisce ad una dimensione astratta.
     Mi sembra che in italiano, tra molte incertezze, l'espressione venga usata per dire qualcosa come "STATO DI FATTO" cioe' le condizioni presenti di un determinato oggetto complesso.
     Per esempio, poiche' manco dall'Europa da molto tempo quando torno, parlando di calcio, chiedo ai miei amici se secondo loro si gioca meglio oggi o nel passato (qualita' di gioco.) In questo caso "state of the art" va bene, ma non potrei usarla per chiedere come va la Juve.
     L'esempio qui sotto non e' il migliore, ma per il momento puo' andare. Sono sicuro, anzi CONFIDENTE, che ne trovero' altri da aggiungere.

http://www.huffingtonpost.it/2014/01/14/padova-cappella-degli-scrovegni-allagata-e-abbandono_n_4594224.html?utm_hp_ref=italy

( CONFIDENTE e' l'anticipazione su un prossimo posting.)

E le scienze molli?.....

Dice L'Espresso (e se lo dice L'Espresso...) che se i giovani vogliono trovare un lavoro sarebbe meglio che la piantassero di iscriversi a facolta' inutili come lettere e filosofia (e probabilmente anche linguistica) e puntassero invece tutto sulle SCIENZE DURE.

Ok, va bene, pero' adesso dovete anche spiegarci quali sono le scienze molli, senno' non vale.
SCIENZE DURE deriva papale papale da  HARD SCIENCES che nelle universita' USA (e suppongo anche in quelle UK) si contrappone alle altre scienze, le SOCIAL SCIENCES. Non mi pare di avere mai sentito nessuno usare il termine SOFT SCIENCES ma non mi stupirei se in qualche ambiente circolasse. Dopotutto abbiamo gia' la dualita'  HARDWARE e SOFTWARE come modello.  
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/luniversita-una-balena-malata/2200713

01 April 2014

Cominciamo dal sesso...

O meglio cominciamo da FARE SESSO  Ai miei tempi questa espressione non esisteva (crederci o no il sesso si', esisteva). Noi usavamo termini del tipo "andare a letto" e da li' in peggio. Non so da quanto tempo circoli "fare sesso", direi da una ventina d'anni piu' o meno. So comunque da dove deriva e come e' entrato nell'italiano.

L'espressione deriva dall'inglese TO HAVE SEX e si e' infilata nella lingua grazie a Berlusconi e alle TV private. Ritornero' su questo argomento piu' avanti ma per il momento basti dire (suffice it to say) che con le TV private e' arrivato in Italia un tsunami di programmi americani, telefilm di ogni genere e tipo i cui dialoghi dovevano essere tradotti e doppiati in fretta e furia senza guardare tanto per il sottile. Traduttori pagati poco e probabilmente non completamente in controllo di una delle due lingue (anzi, di tutte e due) tiravano via alla viene come viene. L'espressione "to have sex" ha tre sillabe? Non ci si puo' far star dentro "andare a letto" (6 sillabe). E allora ecco the ti conio il neologismo. E da allora in poi a letto ci si va solo per dormire.

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